• 24/11/2021
  • Soluzioni SAS
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LA DIFFERENZA TRA LIBERO PROFESSIONISTA E LAVORATORE AUTONOMO

Tutti sappiamo che i lavoratori dipendenti godono della copertura assicurativa dell’Inail che li tutela in caso di infortunio sul lavoro. Ma cosa succede per i liberi professionisti?

Anzitutto è bene fare una distinzione terminologica. I liberi professionisti, infatti, non vanno confusi con i lavoratori autonomi. Entrambi hanno una Partita Iva, ma mentre i primi svolgono un lavoro di tipo intellettuale e sono iscritti a un ordine o ad un albo di riferimento (si pensi ai medici, ai giornalisti, agli ingegneri e agli avvocati), i secondi svolgono un’attività di tipo manuale (ne sono un esempio gli artigiani, i coltivatori diretti, i parrucchieri e i meccanici).

Gli artigiani e i lavoratori autonomi dell’agricoltura sono tenuti ad assicurare sé stessi all’Inail. Diverso è il caso dei liberi professionisti ai quali è dedicato questo articolo.

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TUTELARSI CON UN’ASSICURAZIONE PRIVATA

I liberi professionisti appartenenti ad un albo hanno l’obbligo di iscriversi alla relativa cassa di previdenza, come può essere l’ENPAM per i medici, l’INPGI per i giornalisti, la CNPADC per i commercialisti. Si tratta di istituti dotati di autonomia organizzativa e gestionale, deputati alla riscossione e alla gestione dei contributi previdenziali e assistenziali dei propri iscritti.

Essi garantiscono la copertura di molte prestazioni sanitarie e procedono anche all’indennizzo degli infortuni sul lavoro, ma solo se questi ultimi sono occorsi agli iscritti che beneficiano di un rapporto di lavoro subordinato.

I liberi professionisti, pertanto, per tutelarsi contro eventi che possono procurare un’invalidità parziale, totale o addirittura la morte, devono provvedere volontariamente alla stipula di un’apposita polizza assicurativa. Ciò consente di evitare che i danni finanziari ricadano interamente sulla loro persona.

Pensate su misura per ogni singola categoria professionale, le polizze infortuni proteggono in caso di lesioni fisiche oggettivamente determinabili, dovute a cause fortuite e/o violente, le cui conseguenze possono andare dalla temporanea inabilità al lavoro, all’invalidità permanente fino al decesso.

La loro sottoscrizione, però, è tutto sommato una pratica ancora poco diffusa.

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LE CONDIZIONI DELLE POLIZZE INFORTUNI

Prima di stipulare una polizza contro gli infortuni è bene chiarire quali siano gli eventi per i quali è prevista la copertura assicurativa, nonché la tipologia di franchigia applicata, ossia la cifra entro la quale la compagnia assicurativa non riconosce l’indennizzo.

In genere, la franchigia è espressa in giorni e in percentuale. La prima è caratteristica dei casi di inabilità temporanea, la seconda dell’invalidità permanente. Tipicamente, le polizze per i liberi professionisti le prevedono entrambe.

Qualsiasi sia il danno riportato, esso va documentato dal punto di vista medico fino alla completa guarigione. Nei casi di invalidità, l’assicurazione incarica un proprio perito per stabilirne l’esatto grado.

Va ricordato che qualsiasi variazione relativa allo svolgimento dell’attività professionale va comunicata tempestivamente. Un cambiamento, infatti, può comportare una modificazione dei livelli di rischio, per cui il premio dell’assicurazione può aumentare o diminuire.

 

COSA FARE IN CASO DI INFORTUNIO SUL LAVORO

L’infortunio sul lavoro va comunicato all’assicurazione entro tre giorni dall’avvenuto episodio. La denuncia deve: riportare la data, l’ora e il luogo nel quale si è verificato; precisare l’attività che si stava svolgendo in quel momento; contenere eventuali testimonianze di terzi o verbali delle autorità intervenute.

L’assicurato dovrà poi impegnarsi a trasmettere alla propria compagnia tutta la documentazione medica prodotta nel tempo.

Nel caso di controversia con l’assicurazione, dettata dal fatto che si reputa insoddisfacente il trattamento ricevuto dalla compagnia, si può presentare un reclamo alla stessa o rivolgersi all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS).

“Per valutare l’opportunità di una tale azione, prima vale la pena confrontarsi con gli esperti di infortunistica – afferma Carlo Quipotti, titolare di Infortunistica Soluzioni –. Lo studio del caso specifico e delle clausole contrattuali della polizza stipulata permettono di avere subito un riscontro puntuale sulla bontà o meno del risarcimento ottenuto”.

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