- Se nel 2020 la pandemia ha portato ad un calo degli incidenti stradali, non ha però mutato le cause all’origine.
- La distrazione, nelle sue varie forme, è la prima causa di incidente stradale.
- Al secondo posto della classifica spicca il mancato rispetto delle regole di precedenza.
- A chiudere il podio delle cause di incidente stradale è l’eccesso di velocità.
- Un incidente stradale può stravolgere la vita di una persona: ecco perché stabilire l’esatta responsabilità e un equo risarcimento.
GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA NELLA MOBILITÀ NON CAMBIANO LE CAUSE DEGLI INCIDENTI
Distrazione, mancata precedenza, velocità elevata. Anche nel primo anno della pandemia da Covid-19, le tre cause più frequenti di incidente stradale si sono confermate le stesse del 2019. Ad influire sono stati – dati alla mano – le settimane di lockdown, il sistema delle colorazioni delle regioni e il coprifuoco, che hanno fatto registrare un vero e proprio cambiamento delle abitudini legate alla mobilità. Tradotto: il tasso di incidentalità è crollato del 31,3%, con meno vittime e feriti in tutte le categorie di viaggiatori sia lungo la rete stradale che autostradale.
Ciononostante, quali sono i fattori di rischio che contribuiscono al verificarsi di questi spiacevoli fenomeni? Andiamo a scoprirli.
NON LASCIARTI DISTRARRE!
Al primo posto del triste podio legato alle cause più frequenti di incidente stradale abbiamo detto che vi è la distrazione alla guida (15,7%).
L’origine della distrazione al volante può essere di tre tipi:
- visiva: il conducente distoglie lo sguardo dalla strada per guardare il cellulare, osservare la scena di un incidente nella carreggiata opposta o ricercare indicazioni stradali;
- cognitiva: la mente è impegnata in altri pensieri, da quelli personali alla conversazione con la persona all’altro capo del telefono o con il passeggero;
- manuale: il guidatore toglie le mani dal volante per cercare oggetti, messaggiare, fumare, mangiare o bere.
Per evitare distrazioni, è buona norma organizzarsi sempre prima di girare la chiave e avviare il motore.
Qualora fosse necessario telefonare o mangiare qualcosa, per esempio, è preferibile accostare dove le condizioni lo permettano. Ne va della propria sicurezza e di quella altrui.
QUESTIONE DI… PRECEDENZA
Il mancato rispetto della precedenza rappresenta il secondo motivo più comune di incidente stradale (14,5%). Vale a dire che il conducente procede senza rispettare lo stop o il segnale del dare la precedenza, senza concedere quest’ultima al veicolo proveniente da destra o senza rispettare le segnalazioni semaforiche o dell’agente.
Complici di queste situazioni possono essere la fretta, la distrazione, l’inosservanza delle regole del Codice della strada e, talvolta, anche la prepotenza di certi automobilisti.
In linea generale, e salvo disposizioni diverse della segnaletica orizzontale e verticale, la precedenza va data a chi proviene da destra o a chi sta già impegnando la corsia, anche se sopraggiunge da sinistra.
CORRI… RISPETTANDO I LIMITI
La terza causa di incidente stradale è data dall’eccesso di velocità (10%), ovvero dal mancato rispetto dei limiti previsti sulle varie arterie viarie, come strade urbane, extraurbane, autostrade, superstrade.
La velocità deve anche essere rapportata:
- al tipo di veicolo (un camion ha limiti diversi rispetto ad un’auto, ma anche tra gli stessi mezzi pesanti le regole cambiano in base alla loro massa);
- alle condizioni meteorologiche (si sa, per esempio, che con la nebbia e la pioggia bisogna ridurre la velocità);
- alle caratteristiche del fondo stradale (presenza di buche, fogliame bagnato, sconnessioni).
In tutte le circostanze, il guidatore deve sempre essere in grado di padroneggiare il proprio veicolo e prestare attenzione anche alle eventuali imprudenze altrui per cercare di prevenire eventi avversi.
NON SOLO NUMERI DIETRO ALLE CAUSE DI INCIDENTE STRADALE, MA PERSONE
Nel 2020 i conducenti coinvolti in incidenti stradali sono stati oltre 200mila (nel 2019 erano più di 300mila). Il numero comprende le vittime, i feriti e gli incolumi, e interessa trasversalmente un po’ tutte le fasce d’età.
“Per quanto i dati possano apparire confortanti, poiché evidenziano una flessione generale degli incidenti su più fronti, non dobbiamo dimenticare che dietro questi numeri vi sono delle persone – afferma Carlo Quipotti, titolare di Infortunistica Soluzioni –. I danni possono essere molto importanti e, in qualche caso, manifestarsi a distanza di tempo. Pensiamo ai fastidi derivanti da un trauma o al decesso di una delle persone coinvolte, conducente o passeggero che sia. Stabilire l’esatta dinamica del sinistro, nonché ragioni, responsabilità ed eventuali concause, è quindi fondamentale per garantire al danneggiato il più equo risarcimento possibile”.