• 12/12/2021
  • Soluzioni SAS
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L’INCIDENTE CON COLPA

Lo sapevi che, in caso di sinistro con colpa, il conducente non gode di alcuna tutela? Ebbene sì, l’RC Auto copre soltanto i danni fisici e/o materiali provocati a terzi o a persone trasportate nel proprio veicolo. Se è lo stesso autista a riportare lesioni, invece, sarà costretto da sé a sostenere le spese per le cure a meno che… non abbia stipulato preventivamente una polizza infortuni.

Il tema è particolarmente delicato perché se da un lato può sembrare una cosa tutto sommato semplice attivare questo tipo di assicurazione, dall’altro va prestata molta attenzione alle clausole che si sottoscrivono. Il rischio, altrimenti, è quello di non vedersi affatto risarciti.

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COSA CONSIDERARE PRIMA DI STIPULARE UNA POLIZZA INFORTUNI CONDUCENTE

Assicurare sé stessi in quanto conducenti di un veicolo è una scelta volontaria. Questa garanzia accessoria è oramai prevista da tante compagnie assicurative, con specifiche che possono variare dall’una all’altra. Confrontarne i parametri è utile per scoprire quale sia la soluzione migliore per la propria situazione. Gli aspetti di cui tenere conto, infatti, sono diversi.

  • Il guidatore: la polizza infortuni conducente salvaguarda chi è abilitato a condurre il mezzo. Se si privilegia la guida esclusiva, viene tutelato solo l’autista designato che, tipicamente, coincide con l’intestatario dell’assicurazione (garanzia nominale). Al contrario, se si opta per la guida libera, risulta garantita qualsiasi persona si metta al volante di quel mezzo (garanzia estesa).
  • Il massimale: il risarcimento non si basa solo su apposite tabelle, ma soprattutto sull’importo massimo assicurato. Più è alto, maggiore sarà la cifra corrisposta.
  • La franchigia: la polizza infortuni conducente può prevedere una soglia al di sotto della quale la compagnia assicurativa non risarcisce. Di franchigie ne esistono varie tipologie, pertanto va sempre prestata molta attenzione alla loro modalità di applicazione.

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COSA COPRE (E NON) LA POLIZZA CONDUCENTE

Come abbiamo anticipato, la polizza infortuni conducente copre i danni fisici riportati dal conducente a seguito di un incidente di cui è stata accertata la colpa. Di fatto, risarcisce le spese mediche sostenute e le eventuali disabilità che ne sono conseguite. Riconosce inoltre una diaria giornaliera per il ricovero in ospedale e, a seconda delle condizioni indicate nella polizza, indennizza i casi di invalidità civile e di decesso. L’entità del risarcimento dipende da vari parametri, tra cui il massimale scelto dall’assicurato.

La copertura assicurativa può venir meno se:

  • il conducente non era abilitato alla guida di quel mezzo;
  • l’incidente è stato una diretta conseguenza di comportamenti scorretti, contrari alle norme del Codice della strada;
  • la guida era sotto l’effetto di alcol o droghe;
  • il conducente abbia procurato volutamente l’incidente allo scopo di ottenere il risarcimento (la cosiddetta truffa).

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COSA FARE DOPO L’INCIDENTE

Quali sono i passi da compiere in caso di sinistro con colpa e tanto di danni fisici? Anzitutto va consegnata tutta la documentazione necessaria alla propria compagnia assicurativa. Essa prevede: i documenti personali, i referti medici, gli scontrini relativi a spese di carattere sanitario.

L’assicurazione può richiedere, a propria discrezione, ulteriori materiali e indagini più approfondite, tra cui una visita medica in uno studio convenzionato, per accertare l’effettivo danno.

“Questa è la prassi – spiega il titolare di Infortunistica Soluzioni, Carlo Quipotti –, tuttavia assistiamo a casi di persone che lamentano di aver ricevuto un trattamento economico incongruo. Una parte di questi sono dovuti al fatto che non si sono lette con cura le clausole della polizza conducente prima di sottoscriverla. Non mi stancherò mai di ribadirlo: onde evitare brutte sorprese, è utile non solo confrontare vari preventivi, ma anche confrontarsi con esperti (terzi) per possono ascoltarvi e indicare le condizioni più opportune e favorevoli”.

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