• 27/09/2022
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Quando un incidente stradale lascia il segno

“Quell’incidente mi ha veramente toccata. Ancora oggi, quando mi ritrovo un camion nelle vicinanze mi sale l’ansia”. Tradisce un certo turbamento la voce di Alice Peretti quando arriva a questo punto. Lei, così sicura e chiara nel raccontare i dettagli del sinistro in cui è rimasta coinvolta due anni fa. D’altronde, ripercorrere momenti di questo genere, anche a distanza di tempo, non è mai facile. Per nessuno.

Emozioni a parte, Alice, ventinovenne di Vicenza, già il giorno successivo all’incidente ha messo in campo tutta la sua intraprendenza e si è rivolta a un’agenzia infortunistica per capire cosa doveva e poteva fare. E la risposta è arrivata presto.

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La dinamica dell’incidente

“Era il settembre del 2020 e stavo percorrendo la tangenziale di Padova. Mi ero appena immessa sulla corsia di destra, dopo una rotatoria in cui avevo la precedenza, quando un camion mi ha affiancata sulla sinistra”, racconta la ragazza.

“Non ho visto subito il mezzo pesante e nulla faceva pensare che mi stesse venendo addosso. A un certo punto, però, ho sentito che qualcosa frenava la mia macchina e mi sono ritrovata in mezzo alla strada con il lato guidatore completamente sfasciato”.

In realtà quel camion era un bilico che, per sua natura, presenta dei punti ciechi. “In sostanza, nello spostarsi nella corsia di destra, non mi ha vista – prosegue Alice –. Ha agganciato la ruota posteriore della mia auto e mi ha trascinata avanti per alcuni metri. Non so come, sono riuscita a spostarmi e poi ad accostare, cosa che ha fatto anche l’altro autista”.

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I dolori tardivi

Alice è uscita autonomamente dall’auto. Lì per lì non ha accusato dolori ma, con il passare delle ore, la situazione è peggiorata ed è dovuta ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso. Lamentava, infatti, dolori a livello cervicale e all’emitorace destro.

“Per fortuna non vi era niente di rotto, ma ero comunque lesionata. Per diverse settimane ho dovuto indossare il collare e ho fatto i conti con il mal di testa e il vomito. Non sono uscita per diverso tempo ed è stato strano per me, abituata a stare spesso fuori casa”.

Per superare il blocco muscolare a livello del collo è servita una lunga fisioterapia. “Ci sono volute numerose sedute per riuscire a sbloccarlo almeno un po’ – ci spiega –. Purtroppo, ho dovuto smettere e il risultato è che oggi ne risento un sacco. Il dolore si fa sentire ancora”.

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La svolta con l’agenzia infortunistica per il risarcimento dei danni

“Quello è stato il mio primo incidente (e spero sia anche l’ultimo!). Non sapendo come comportarmi, ho contattato l’agenzia di infortunistica stradale ‘Soluzioni’ di Carlo Quipotti. Non è stato difficile scegliere a chi rivolgermi: è stato mio fratello a consigliarmi il suo nome, avendo subito anche lui in passato un incidente”, prosegue la giovane.

“Carlo mi ha seguita passo passo. Mi ha detto cosa fare e io mi sono fidata. Dopo pochi mesi la pratica era già chiusa. Ho ottenuto il rimborso delle spese mediche sostenute e il risarcimento per i danni fisici. Mi è stata infatti attribuita una piccola percentuale di invalidità. Inoltre, l’assicurazione della controparte ha provveduto al risarcimento dei danni materiali alla macchina, che sono stati davvero importanti. Complessivamente, posso dirmi soddisfatta del trattamento”.

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