Infortunio sul lavoro: chi paga?
L’infortunio sul lavoro è un incidente avvenuto per una causa violenta in occasione del lavoro. Ne possono derivare la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni.
Cerchiamo di capire, a seguito di questa definizione, come viene liquidato l’infortunio sul lavoro.
In caso d’incidente sul lavoro, il datore di lavoro deve inviare in via telematica all’Inail, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, la denuncia dell’infortunio entro 2 giorni.
In genere, se l’incidente avviene sul lavoro il giorno dell’infortunio viene pagato interamente dal datore di lavoro, al contrario i successivi tre giorni di assenza dell’infortunato sono pagati sempre dal datore di lavoro ma al 60% della retribuzione.
Dal quinto giorno subentra l’Inail, che copre tutto il periodo di assenza dal lavoro.
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L’infortunio sul lavoro è sempre risarcibile?
L’infortunio sul lavoro sarà così liquidato:
- Primo giorno di infortunio: 100% retribuzione da parte del datore;
- 3 giorni successivi: 60% retribuzione da parte del datore salvo diverse disposizioni contrattuali;
- Quarto giorno successivo: 60% retribuzione da parte dell’Inail fino al 90 giorno di infortunio;
- 90° giorno successivo: 75% della retribuzione da parte dell’Inail fino a guarigione.
Qualora il lavoratore infortunato abbia, oltre alla inabilità temporanea anche un danno permanente (danno biologico), l’Inail riconoscerà un’indennità in denaro per le lesioni di grado compreso tra 6% e 15%.
Nei casi di grado pari o superiore al 16%, si riceverà una rendita diretta.
Non è previsto, invece, nessun indennizzo nei casi fino al 5%.
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Come ottengo il risarcimento danni?
“Non è facile in queste circostanze per il lavoratore, poter gestire una pratica d’infortunio sul lavoro – afferma Carlo Quipotti, titolare dell’Infortunistica Soluzioni – sia dalla complessità dell’iter, che dal fatto che ogni pratica si distingue dalle altre.
Appoggiarsi a degli esperti nel campo può essere un passo in più per chi volesse gestire una pratica d’infortunio e ricevere un risarcimento equo e proporzionale a ciò che si ha subito”.
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