- La qualità di guida dipende da diversi fattori: ecco quali
- Dalle cinture di sicurezza ai seggiolini per bambini: i dispositivi di sicurezza passivi
- ABS, ESP, TCS: i dispositivi di sicurezza attivi
- Cosa ci aspetta: le nuove norme europee
Per strada in sicurezza e senza distrazioni
Le condizioni della strada, la qualità del manto, il meteo. Non bastano certo questi fattori per guidare in sicurezza. Un ruolo essenziale lo giocano il buonsenso e lo stato psicofisico della persona al volante. Con questo intendiamo il grado di attenzione e di stanchezza, nonché il fatto di guidare senza usare il cellulare e senza essere sotto l’effetto di alcol o droghe.
C’è poi la macchina. Le vetture moderne sono dotate di sistemi di sicurezza all’avanguardia, ma in circolazione vi sono anche auto più datate che non godono della stessa tecnologia avanzata.
In questo articolo ci focalizzeremo sui dispositivi di sicurezza “di base” che ogni auto possiede. A tal fine, dobbiamo distinguerne da subito due tipologie: i dispositivi di sicurezza passivi e i dispositivi di sicurezza attivi.
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Quali sono i dispositivi di sicurezza passivi
I dispositivi di sicurezza passivi rappresentano quegli strumenti pensati per attutire l’energia prodotta da un urto. Di fatto non evitano l’impatto, ma cercano di renderlo meno pericoloso, riducendo al minimo i danni per gli occupanti del mezzo. Tali dispositivi sono:
- la carrozzeria, costruita per deformarsi e assorbire la potenza dell’urto;
- le cinture di sicurezza, obbligatorie per legge, che trattengono le persone da eventuali sbalzi in avanti;
- il poggiatesta, pensato per evitare bruschi movimenti all’indietro della testa e, quindi, lesioni al collo;
- l’airbag, una specie di cuscino che, al momento dell’impatto, si gonfia e fuoriesce dal volante o da altri punti dell’auto per proteggere gli occupanti;
- i seggiolini per bambini che, oltre a dover essere adeguati al loro peso, devono essere omologati e opportunamente assicurati al sedile con i giusti sistemi di ritenuta (es. cinture di sicurezza, Isofix).
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Quali sono i dispositivi di sicurezza attivi
I dispositivi di sicurezza attivi sono strumenti che puntano a prevenire gli incidenti. Essi sono essenzialmente tre:
- l’ABS, ossia il sistema antibloccaggio che permette alle ruote di non arrestarsi del tutto in caso di frenata improvvisa. In questo modo, gli pneumatici non perdono aderenza con l’asfalto, l’auto non sbanda e la frenata viene dosata in modo automatico;
- l’ESP, cioè il controllo elettronico di stabilità che, agendo sulle ruote e sui freni, fa sì che la macchina non sbandi se, per esempio, si prende male una curva o si è costretti a fare una brusca deviazione per evitare un ostacolo in mezzo alla strada;
- il TCS, ovvero il sistema di controllo della trazione, utile soprattutto su tratti scivolosi, come quelli ghiacciati, innevati o fangosi, perché assicura maggiore aderenza.
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Le ultime novità sugli ADAS
Da luglio 2022, secondo le disposizioni dell’Unione Europea, nelle auto nuove devono essere obbligatoriamente installati sei dispositivi ADAS. Si tratta di sistemi avanzati di assistenza alla guida, dall’inglese “Advanced Driver Assistance Systems”. Tali dispositivi sono:
- la frenata automatica d’emergenza;
- il sistema di controllo della velocità;
- l’avviamento del motore con etilometro (se il tasso alcolemico del conducente supera i limiti di legge, l’auto non parte);
- il monitoraggio della stanchezza del conducente;
- la scatola nera;
- l’assistente per il mantenimento della corsia di marcia.
A partire dal 6 luglio 2024, le vetture non dotate di questi dispositivi non potranno essere vendute e immatricolate.
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