- Indossarla è un dovere, ma per molte persone (non solo conducenti) la cintura di sicurezza è purtroppo ancora un optional
- Il guidatore ha la responsabilità di controllare che tutti i passeggeri abbiano la cintura allacciata
- In caso di incidente, la colpa ricade principalmente sul conducente
- Studiare il caso per ottenere un risarcimento equo
Non ti scordar… la cintura di sicurezza
Ci sono azioni che facciamo a occhi chiusi e altre che, pur essendo routinarie, pare non siano per nulla scontate. Una di queste è allacciarsi le cinture di sicurezza appena saliti in macchina. Un automobilista su tre non lo fa (28,38%) e tra i passeggeri va ancor peggio. Non indossa la cintura il 31,87% di chi siede davanti e l’80,12% di chi si trova nei sedili posteriori. A svelarlo è uno studio dell’Anas presentato nel 2021.
Eppure il Codice della Strada parla chiaro. L’articolo 172 recita: “Il conducente e i passeggeri dei veicoli muniti di cinture di sicurezza hanno l’obbligo di indossarle in qualsiasi situazione di marcia”. Si stima, infatti, che le cinture di sicurezza siano lo strumento più efficace per salvare vite umane rispetto ad altri dispositivi come l’airbag.
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Il ruolo del conducente
Cosa succede se il passeggero è senza cintura?
Se da un lato è egli stesso a mettere a rischio la propria incolumità, dall’altro a esserne responsabile è il guidatore. Questi, infatti, deve sempre assicurarsi che chi gli sta a fianco o dietro utilizzi correttamente la cintura di sicurezza. Se il trasportato si rifiuta, l’autista ha due alternative: farlo scendere o interrompere la marcia.
Massima attenzione va prestata con i minorenni, a meno che non siano accompagnati da un genitore o da un tutore. In tal caso, la responsabilità ricadrà su di loro.
Un controllo degli organi di Polizia può far scattare la multa. Il passeggero senza cintura (o il responsabile del soggetto minorenne) rischia una sanzione amministrativa fino a 332 euro. Qualora la stessa infrazione venisse accertata una seconda volta, sarà il guidatore a vedersi multato e con meno cinque punti nella patente.
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Se avviene un incidente
E se accade un incidente stradale provocato dall’autista stesso? Come abbiamo già sottolineato, il conducente deve assicurarsi che i passeggeri utilizzino la cintura di sicurezza. Pertanto, se questi rimangono feriti, subiscono lesioni gravi o si verifica un decesso, a risponderne penalmente sarà la persona al volante. In base alla situazione, il reato previsto potrà essere quello di lesioni stradali o di omicidio stradale.
I trasportati hanno il diritto di richiedere un risarcimento per i danni subiti (e documentati) alla compagnia assicurativa del conducente.
Se, tuttavia, viene dimostrato che non si indossavano le cinture di sicurezza al momento dell’incidente, allora scatta il principio del concorso di colpa. Le responsabilità, cioè, vengono ripartite tra il guidatore e il passeggero.
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L’opinione dell’esperto
“L’uso delle cinture di sicurezza non va preso alla leggera – afferma Carlo Quipotti di Soluzioni ad Altavilla Vicentina –. Il loro mancato impiego può comportare davvero delle lesioni molto gravi, addirittura fatali. In Italia sono obbligatorie dal 1988, nei sedili anteriori, e dal 2003 in quelli posteriori. Oggi, le vetture di ultima generazione dispongono di segnalatori acustici e visivi che promuovono l’utilizzo delle cinture di sicurezza, ma non è così per molte auto più datate”.
Ricostruire comportamenti e responsabilità in caso di incidente può risultare molto complesso. “Ci sono moltissime variabili in gioco – conclude il titolare dell’infortunistica –. Per questo è necessaria un’analisi approfondita della condotta di tutti gli attori presenti al momento del sinistro, ai fini della liquidazione del danno. Chiedere un parere altro a un’infortunistica può, in tal senso, essere di grande aiuto per vedersi risarciti in maniera congrua”.
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